giovedì 18 luglio 2013

Quando l’onda


Quando l’onda
del mare di ottobre
avrà cancellato i passi
degli amanti dell’estate,
io tornerò sulla muta spiaggia,
per raccogliere
nella mia tasca vuota,
i loro sguardi rapiti,
i loro baci di muschio,
le loro carezze di vento.


Petali di tenerezza,
foglie di nostalgia
saranno il mio sonno,
così gli amori
brevi di malinconia
e il pane di frumento azzurro
mi terranno compagnia.

Quando l’onda
del mare di ottobre
avrà cullato
le lacrime delle stelle
scalze sullo scoglio,
io salirò nel cielo
con la scala di rugiada.
Saltellerò sui sogni
per spolverare le illusioni.
Varcherò il mistero,
poi all’alba,
col pigiama dell’arcobaleno,
libero,
mi tufferò nell’infinito.


Gianpaolo Traverso

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