martedì 7 maggio 2013
Poesie della Mamma
Occhi materni
Guardando
il volto di mia madre,
il mio giovane sguardo
s’incanta
sui suoi occhi;
occhi d’una bellezza infinita,
occhi d’un verde caldo,
dolci e pii.
Sono iridi
che m’inducono
a riflettere,
che leggono
i miei dolori,
le mie ansie,
i miei timori.
Sono occhi
che sempre mi vedono,
pur da lontana.
Fissando le pupille
Di mia madre,
comprendo che la sua vita
non è stata felice.
Ella ha sofferto,
e, sempre, soffrirà
per me e con me.
Quegli occhi materni
Che contemplo ogni giorno,
mai una volta m’infastidiscono:
son occhi che m’amano
più degli occhi altrui.
O, cari occhi di mamma,
tesoro e conforto magnifico!
Di Silvana Pagella
Ad una grande Mamma…
Ricordo, piccino, quando mi accudivi
con la dolcezza del tuo grande cuore
quando, ferito, dai doveri della Vita
lenivi le mie pene con il tuo Amore.
Azzurro, l’Angelo che ti teneva la mano
rosso, era il cuore, della tua passione
caldo, il pianto che scendeva muto
sulle tue guance ad ogni mio dolore.
Ora che il tempo è ormai fuggito
e come adulto, io ti sto osservando
ora, che i miei figli hanno bisogno d’aiuto
mi accorgo delle pene che hai patito.
Noi vecchi, piccoli, t’abbiamo conosciuto
quando il vigore ti bruciava in petto
quando la Vita, per tè era un successo.
Adesso, invece che ti vedo stanca
sola, senza più forza, l’Anima smarrita
mi rendo conto che per te, la Vita
ha ormai perduto così l’antico smalto.
Desidero però che tu conosca a fondo
quanto è grande il bene che ti voglio.
Di Silvano Montanari
Ero appena giunto
Ero appena giunto dove s'annida lo spermatozoo
che mi dicesti: "ama la vita e cresci sano e forte".
Ogni giorno mi decantavi la vita,
ma la tua voce come pianto giungeva.
Se tuo marito rincasava ubriaco
se non avevi pane da masticare
se non avevi aria per respirare
se ti sentivi sola
quando avresti voluto compagnia
se dovevi stare zitta
quando avevi voglia di cantare
a me ti stringevi e con voce dolorosa dicevi:
"nasci presto che la vita è bella".
Mi attaccai alla vita perché lo volesti
e non mi ribellai quando
col latte d'asina mi nutristi:
perché crescessi eri pronta a tutto.
Ti addossasti il dolore della vita
per darmi solo la parte più bella
ma i giorni di fame furono eterni.
In compenso venne tanta compagnia.
Pensando a quel giorno che il film volevo girare
impiccando uno dei fratelli ti grido:
grazie per aver alzato gli occhi dal ricamo.
Ama la vita, dicevi. E l'amo...
Ma vivo la fanciullezza negata
e solo dolore oggi è mio compagno.
Di Reno Bromuro
Non volevo nascere
Non volevo nascere per farti torto, ero offeso
perché non avevi mantenuto le promesse.
Nelle brevi notti senza sonno sussurravi
"non scalpitare angioletto mio
sto preparando per tè tappeti di sole!"
Non volevo uscire dal tuo grembo perché
non eri riuscita nemmeno a rinnovare il pavimento.
Mi presero con la forza e mi voleste al mondo
ma mi rifiutavo di vivere. Mi deste di prepotenza
il latte d'asina. Come potevo accettarla
la vita se mia madre mi aveva mentito
e non ero ancora nato?
Sono passati gli anni. Mi trovo al tuo posto
anch'io ho mentito agli angeli miei
ma quanto avrei voluto tagliarmi la lingua
perché il regalo più bello l'ho avuto
da te vecchietta mia.
Di Reno Bromuro
Dopo lunghi silenzi
Dopo lunghi silenzi,
dalle rughe della vita,
con l’ansia del parlare,
con la voce della tua anima,
le tue parole.
Pezzi di vita,
sospiri sussurrati al vento,
con la pazza paura
che qualcuno
ne fraintenda il fine.
Pensieri semplici di madre,
affidati al figlio,
con la preghiera, sommessa, di scusarla:
- Sai, io non ho la tua cultura!-
Oh madre mia!
Son io che non ho la tua umiltà,
né la grandiosità del tuo coraggio.
Con le lacrime agli occhi,
ringrazio Dio
per averti avuto quale maestra d’amore,
quello che ti rende
più grande di un dio
ed il più umile dei servi,
quello che ti spacca il cuore
ed apre i cancelli dell’immenso.
È come guardarti dentro
e capire i tuoi silenzi
ed i tuoi sorrisi,
la tua bontà… il tuo amore per la vita.
Di Franco Pastore
Disegni per bambini da colorare per la festa della mamma
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