domenica 7 aprile 2013

Proverbi lettera L






L'erba "voglio" non cresce nemmeno nel giardino del re.
L'occasione fa l'uomo ladro.
L'occhio del padrone ingrassa il cavallo.
L'ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza.
L'ozio è il padre di tutti i vizi.
L'unione fa la forza.

L'uomo propone e Dio dispone.
La calma è la virtù dei forti.
La classe non è acqua.
La corda troppo tesa si spezza.
La fortuna aiuta gli audaci
La gatta frettolosa fa gattini ciechi.
La lingua batte dove il dente duole.
La mala erba non muore mai.
La mamma dei cretini è sempre incinta.
La necessità aguzza l'ingegno.
La notte porta consiglio.
La pazienza è la virtù dei forti.
La pianta si conosce dal frutto.
La roba va, l'abitudine rimane.
La sera leoni, la mattina coglioni.
La speranza è il pane dei poveri.
La speranza è l'ultima a morire.
La verità viene sempre a galla.
La via dell'inferno è lastricata di buone intenzioni.
La virtù sta nel mezzo.
La vita è breve e l'arte è lunga.
Le bugie hanno le gambe corte.
Le disgrazie non vengono mai sole.
Le donne hanno i capelli lunghi e i cervelli corti.
Le arance sono oro al mattino; argento a mezzogiorno e piombo la sera.
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
L'abito non fa il monaco.
L'abitudine alleggerisce la fatica.
L'abitudine è una seconda natura.
L'adulatore ha il miele in bocca e il fiele in cuore.
L'amico si riconosce nel momento del bisogno.
L'amore è cieco.
L'amore non è bello se non è litigarello.
L'apparenza inganna.
L'appetito vien mangiando.
L'eccezione conferma la regola.
L'erba del vicino è sempre la più verde.

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