domenica 7 aprile 2013

Proverbi con la lettera I








Il ventre non ha orecchi.
Impara l'arte e mettila da parte.
In bocca chiusa non entrano mosche.
In campagna gode il metro.
In casa non c'è che un servo , e si chiama padrone .
In chiesa coi santi e in taverna con i ghiottoni.

In compagnia un prete prese moglie .
In un mondo di ciechi occhio di lince è quello con un occhio solo.
Innanzi alla virtù Dio ha messo il dolore.
I soldi vanno sempre dove ce n'è.
I miracoli non accadono due volte.
I figli sono pezzi di cuore.
Il barbiere ti fa bello, il vino ti fa sangue e la donna ti fa fesso.
Il bisognino fece trottar la vecchia.
Il buon lavoratore rompe la cattiva annata.
Il bravo legale è cattivo vicino.
Il bue disse "cornuto" all'asino.
Il bue mangia il fieno perché si ricorda che è stato erba.
Il cane è il miglior amico dell'uomo.
Il concime fa il foraggio, ed il foraggio fa il concime.
Il contadino che vende letame compra pidocchi.
Il cuor magnanimo si piglia con poco amore, e il cuore dello stolto con poca adulazione.
Il dare è onore, il chiedere è dolore.
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Il domandare è senno, il rispondere è obbligo.
Il fieno fino non è per i somari.
Il freddo, il gatto non lo mangia.
Il frutto non cade lontano dall'albero.
Il gioco è bello quando dura poco.
Il grano rado non fa vergogna all'aia.
Il lavoro nobilita l'uomo.
Il letto è il teatro dei poveri.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Il magnanimo è superiore all'ingiuria, all'ingiustizia, al dolore.
Il magnanimo non ricorre all'astuzia.
Il marito geloso muore cornuto.
Il mattino ha l'oro in bocca.
Il male peggiore sembra sempre quello che ci tocca.
Il matrimonio è la tomba dell'amore.
Il medico pietoso fa la piaga ulcerosa.
Il meglio è nemico del bene.
Il padrone è ritornato e il posto va ridato.
Il pane è la biada dell'uomo.
Il passato non va dimenticato, ma va accantonato.
Il peggior passo è quello dell'uscio.
Il pesce puzza dalla testa.
Il primo amore non si scorda mai.
Il riso abbonda sulla bocca degli stolti.
Il sapere è di tutti.
Il silenzio è d'oro.
Il sole bacia i belli.
Il tempo è danaro.
Il ventre non ha orecchi.
Il vino è forte ma il sonno lo vince, ma più forte d'ogni cosa è la donna.
Impara l'arte e mettila da parte.
In amore e in guerra niente regole.
In bocca chiusa non entrano mosche.
In campagna gode il metro.
In casa non c'è che un servo, e si chiama padrone.
In chiesa coi santi e in taverna con i ghiottoni.
In compagnia un prete prese moglie.
Innanzi alla virtù Dio ha messo il dolore.
In un mondo di ciechi occhio di lince è quello con un occhio solo.
I parenti sono come le scarpe: più stretti sono, più male fanno.
I soldi non fanno la felicità, figuratevi la miseria.
I soldi non fanno la felicità, ma la imitano benissimo.
I soldi vanno sempre dove ce n'è.
I vecchi devono, i giovani possono.

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