mercoledì 8 maggio 2013

Poesie Festa della mamma



Le più belle poesie per la festa della mamma,parole commoventi che ci riempiano il cuore,e ci rallegrano è bello poterle leggere,ma altrettanto soddisfacente poterle dedicare,sicuramente alla persona più importante  della nostra vita la "Mamma"



Se il tempo tornasse

Se il tempo tornasse
d’un colpo,
imperioso;
se l’alba apparisse
radiosa,
con frotte di bimbi
in corsa gioiosa
per vecchie strade sterrate
prive di macchine in corsa;
se ancora provassi
il brucior sulle braccia e le spalle
che le foglie del fico m’han dato
e il lattice antico dei frutti
restasse di nuovo attaccato alla pelle,
e il dolce liquore dei fichi
leccassi goloso
assestato su un ramo frondoso;
se la vita all’indietro corresse
e quella tua voce tornasse
a ripetermi ansiosa
i richiami affettuosi d’un tempo;
se l’urlo antico m’avesse fermato,
o madre, madre pietosa,
per sempre con me saresti rimasta
a vivere in pace
e contenta affrontare
le gioie e le ansie del tempo,
con me avresti con gioia aspettato
che lieve spirasse
la brezza del vento grecale,
con me avresti provato altre volte
la dolce carezza dell’erba,
con me avresti osservato
l’intenso colore dell’alba,
l’azzurro del mare
il dolce calore del sole,
ed anche la morte
sarebbe arrivata più dolce
e meno struggente e pesante.

Di Salvatore Armando Santoro



Ricordi - A mia madre

La tua borsetta aperta,
abbandonata in un angolo
dell’armadio ormai vuoto
e privo del tuo profumo.
Ondeggia un vecchio vestito
appeso a una gruccia
coi colori dei fiori sbiaditi
ed i palloncini
ormai tutti bucati dalle tarme.
Anche i miei pensieri ondeggiano:
immagini che inseguono
primavere ormai andate
e baci che non sanno
più di mare
ma solo di pianto.

Di Salvatore Armando Santoro




Per te Mamma  

Sei dolce musica
nel mio pensiero.
Carezza nell'anima
il tuo ricordo.
Cascata
d'acqua limpida
il tuo sorriso,
odore
di fresca lavanda
la sericità del tuo viso.
Amore infinito
i tuoi occhi neri,
appassionati,
come la terra dove nascesti.
Portavi in te
il profumo delle zagare,
il caldo sole del sud,
la fierezza
 di una terra antica.
Il riflesso
di un mare blu
imprigionato
nei tuoi capelli corvini.
Non ricordo
le fatiche, i dolori,
i tuoi tristi pensieri.
la ruga
sulla  fronte.
Ricordo
le tue mani laboriose
la  gioia nel donare,
 il tuo cuore
pieno d'amore .
Cuore
che non mi ha aspettata
per farmi raccogliere
l'ultimo suo
battito.
Il nostro parlare
non si è concluso.
Si diffonde
intorno a me,
non metterò mai
fra noi
la parola
FINE.
Mamma cara!!

Di Umberta Ortelli



Mamma


Mamma
il tuo figlio nel giovane grembo porti,
un maestoso inchino
ora devo davanti a te
che  sei tempio e spazio
creante della vita
perchè donarla saprai
con tanta gioia ed immensa
meraviglia!

Di Marco Pellacani




Grazie di esistere

Come sei bella mammina
Nel tuo sorriso c’è il sole
Vorrei trovare parole
Per dirti quanto ti amo !
Come sei dolce la sera
Quando carezzi il mio viso
Io sfioro sai il paradiso
E mi addormento felice.
Quanto sei cara al risveglio
Quando mi baci la fronte
Si apre un nuovo orizzonte
Davanti agli occhi col giorno.
Grazie di esistere mamma
Restami sempre vicino
Guidami lungo il cammino
Tu la mia luce sei vita .

Di Luciano Somma 


La primavera ti portò via

La primavera ti portò via
Dopo lunghi inverni di profonde
Sofferenze e dura malinconia,
Oh! dolce cara lontana mammina mia!
Un gran dolore mi afferrò al cuore,
Al petto, allo stomaco e alla mente
Come quando ti lasciai per fare l’emigrante!

Quanti chilometri di lettere
E fili di telefono attorcigliati al cuore,
Tanti infiniti sospiri e pianti,
Ma abbiamo costruito un ponte
Che ci ha sempre tenuti avvinti.
Adesso questo ponte è crollato,
L’ha spezzato il tempo con gli anni
Sulle tue esili spalle curve
Ed io mi ritrovo qui da sola,
Anche se tra la folla come sempre,
A combattere il mio urlo straziante
Che rimbomba di continuo nel mio cuore,
Come quando ti lasciai per fare l’emigrante!

Adesso sento che mi sei più vicina,
Un’ombra sottile aleggia al mio fianco
E t’immagino bella come quando ti ho lasciato.
Guardando questo cielo azzurro australiano,
Ti vedo su d’una nuvoletta che mi viene incontro,
Ti vedo tra un tappeto di stelle e ti riconosco
Perché so che sei la più luccicante,
Sei la mia stella oh mamma del mio cuore,
E guiderai col tuo eterno grande amore
Questa povera tua figlia emigrante per errore!

Di Giovanna Li Volti Guzzardi



La Mamma

Beato il figlio che ha ancora la mamma,
beato chi ne sente ancora la voce;
certo per lui la vita è molto più dolce,
perché l’amore di mamma è un babà.

La mamma è quel bene che non muore,
e t’accarezza pure se la uccidi;
allora lo capisci, quando non la vedi,
quando nel buio la chiami ma non c’è.

La mamma è un tesoro, una ricchezza,
un cuore sempre ricco di sentimento;
cosa darei per vederla per un momento…
soltanto il tempo di baciarla ancor..

Di Vincenzo Cerasuolo


'A Mamma

Chi tene 'a mamma sì ch’ è furtunato,
pecché 'na mamma vale nu tesoro
nun 'mborta ca tenesse pate é ssore
à mamma é n'ata cosa,
'na cosa eccezzionale, difficele a spiegá.
Essa ca sempe veglia, essa ca spia sempe,
essa ca sape tutto, senza l'addumanná.
'A mamma è na gendarma ca patria nun pó dá,
e quanne sta' in pericolo a primma che si chiamme
é sempe chella llá.
'A mamma é na putenza a nun puté emitá,
a mamma na sapienza ca l'arte nun pó fá.

Di Armando Torre



Auguri Mamma

Forse perché mi nutro al tuo respiro,
sono venuto su tra mille note,
e in ogni dove sempre mi rigiro ,
vedo apparire serie le tue gote.

Mille speranze e mille sogni belli,
Bianchi cavalli liberi e spronati,
che ogni notte danzano fratelli,
Sul tuo cuscino dove sono nati.

Voglio riempire i tuoi momenti neri,
Di mille baci e mille tenerezze.
Ed abbracciarti con i miei pensieri,
e farti ricca di delicatezze.

Questo mio augurio mamma io ti dono,
Che ci puoi fare tu se sono sciocco?
Tanto più amata sei pel tuo perdono,
Buon compleanno dal tuo figlio Rocco.

Di Rocco Fodale


Gli occhi di un Angelo

Ti guardo negli occhi,
mi guardi,
scruti il mio cuore
con occhi pungenti
ma colmi d'amore

il mio cuore s'infiamma:
gli
occhi, quegli occhi,
sono della mia mamma.

Di Domenico De Marenghi

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