Un modo di festeggiare il Natale
e’ fermarsi ad ascoltare
il suono dei pensieri,
lasciandoli liberi di parlare
come si fa con gli amici veri.
E poi, zag, acchiappare quelli più belli.
Così mi sono messo intensamente ad ascoltare,
i miei pensieri.
Ma… hai voglia a ridacchiare!
mi sembrava d’avere nella zucca
un’orchestra di versi: d’asini, di mucca.
ma subito dopo sono arrivati quelli belli, quelli veri,
di pensieri.
Ne ho catturati in fretta tre,
e li ho chiusi in uno cadeau (cadò) speciale:
sono i vostri doni per oggi ch’è Natale.
Uno e’ per te mamma, uno per te papa’,
uno ce n’é anche per te nonno/a (se i nonni non ci sono togliere);
come vi potevo dimenticare!
Sembrano uguali, ma ognuno è differente.
hanno lo stesso nome, però…
uno è l’ amore per te mamma,
uno è l’amore per te papà
uno è l’amore per te nonno/a (tre volte se ci sono mamma, papà e nonni).
Ricordate, sono regali speciali, vengono da qui, dalla mia mente!
(di Vincenzo Riccio)
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