Scopri le proprietà delle pietre
Vogliamo scoprire i benefici e le virtù, delle pietre i loro influssi terapeutici, delle credenze popolari,vengono associate anche ai segni zodiacali. Le pietre svolgono vari ruoli e hanno diversi benefici su corpo e psiche, dato che vengono considerati dei stimolatori di energia, ma la loro qualità principale è quella di esercitare in sintonia con una forma particolare di energia, riprodotta dal flusso di pensieri della persona che li utilizza in maniera conscio.
In pratica, si trasforma insieme a chi lo possiede, perché ha la capacità di entrare in risonanza con le finalità di chi li utilizza. L'azione terapeutica di pietre e cristalli fa parte in un settore che è quello che ottiene il massimo rendimento e le manifestazioni dell'energia globale.
Le particolarità di pietre e la loro utilità furono scoperte migliaia di anni.In molte delle più remote civiltà, Egizia e Maya su tutte, queste pietre venivano utilizzate durante le cerimonie,come portafortuna e per la cura di specifici disturbi.
Classificazione delle pietre
Paolo di Montegazza, secondo il quale le pietre sono «le ossa del nostro pianeta», ha proposto una curiosa classificazione per le pietre, suddividendole in tre categorie:
- il vulgo, al quale appartengono le pietre più comuni, i sassi, i ciottoli, la ghiaia;
- la borghesia, che comprende i marmi, il diaspro e l’alabastro;
- l’aristocrazia, in cui sono riunite le gemme come il diamante, lo zaffiro, il rubino e così via.
Comunque, tutte le pietre, preziose o meno, hanno un preciso significato magico: si è ritenuto infatti che in esse siano incorporate energie misteriose, acquisite all’origine dell’universo, per metamorfosi, durante il passaggio allo stato solido.
Le pietre preziose
Proprio le pietre dette «preziose» per la loro rarità e bellezza, si sono rivelate particolarmente adatte ad assorbire le energie provenienti dagli astri, dalle stelle, dai raggi cosmici all’origine dell’universo, per poi restituirle a chi le indossa.
Nei tempi antichi inoltre si affermò la credenza che determinate pietre, per il colore «simpatico», potessero curare specifiche malattie (le pietre rosse le ferite, le gialle l’itterizia, le verdi gli occhi e così via). Ai primordi, infatti, l’uomo pensava che ogni cosa esistente in natura fosse dotata di una sua forza energetica e vitale autonoma.
La pietra al tempo Cristiano:
La pianta dell’edificio cristiano, a forma di croce, si basa sull’uso della pietra semplice come materia prima. Su questa pietra Gesù costruì la sua Chiesa. Ma prima di tagliarla, quando era ancora grezza, sporca e grossolana, era nell’uso volgare considerare la pietra i immagine del diavolo.
La chiesa di Notre Dame a Parigi ospitava appunto, all’angolo del coro, una strana statua appena abbozzata, una specie di mostro con jn’enorme bocca spalancata nella quale i fedeli spegnevano le candele sporcandola di fumo e di colature di cera. Questo informe blocco di pietra rappresentava appunto la pietra angolare.
La simbologia delle pietre
Sia per la forma, sia per la dimensione e la qualità, le pietre assumono un preciso simbolismo che in ogni caso non si allontana ma dalla loro stessa natura.
Nella Roma antica, per esempio, quando veniva lanciato un sasso contro un edificio innalzato abusivamente, questo gesto era considerato il simbolo della violazione del diritto, una denuncia in piena regola. Pensiamo inoltre alla cosiddetta pietra dello scandalo collocata nell’androne del Campidoglio per volere di Giulio Cesare: su questa pietra andava a sedersi il debitore moroso o il fallito, al grido cedo bona: praticamente una pubblica autoaccusa che vanificava però la persecuzione dei creditori nei suoi confronti, evitandogli così la pena corporale o la morte.
Le pietre preziose nel xVIII e nel XIX secolo
Durante il Settecento e l’Ottocento si diffuse una moda di origine inglese, poi arrivata anche in Francia, che consisteva nell’incastonare nei gioielli pietre preziose, scelte in modo che le iniziali collegate dessero origine a una parola, il più delle volte espressione di un sentimento: così Amore, Amicizia, Fede, Ricordo, Pensiero e simili vennero immortalati negli acrostici con un conseguente valore talismanico. Le pietre, in definitiva, per la loro qualità (natura, rarità, colore) costituivano simbolo ed emblema insieme.
Le pietre preziose nella storia
Già nel primo Neolitico gli uomini distinguevano le pietre brillanti o vivacemente colorate alle quali attribuivano poteri magici: alla fine della preistoria queste pietre divennero moneta di scambio tra i nomadi del deserto e le comunità stabili degli agricoltori.
I Romani disprezzavano il diamante, di cui però si servivano, data la durezza, per incidere altre gemme.
Gli Europei cominciarono a sfruttare il quarzo nel XVI secolo, per soddisfare le richieste di un’aristocrazia bramosa di ricchezze e di preziosismi.
Fu però in Europa che si perfezionò l’arte di tagliare le gemme in modo regolare a fini estetici, per sfruttare la luminosità e l’intensità cromatica.
Pietre Divinatorie
Sono così chiamate certe pietre che, sistemate in bilico e in perfetto equilibrio, venivano fatte girare sul loro perno: a seconda dell’orientamento e dell’oscillazione fornivano il presagio. A questo proposito si ricorda che la litomanzia era una pratica divinatoria comune; essa consisteva nell’urtare l’una contro l’altra alcune pietre, interpretando poi il suono che avevano prodotto.
Ametista
Ha un colore violetto carico o rossastro, con trasparenza diafana. Appartiene al segno dei pesci è simbolo di felicità, purezza, modestia originale, umiltà infantile, abnegazione, ammirazione e sincerità.
La leggenda vuole che l’ametista sia stata la pietra che san Giuseppe regalò a Maria.
Plinio assicura che preserva dalle stregonerie appesa al collo insieme a peli di rondine; Inoltre fa deviare la grandine e allontana dall’ ubriachezza.
Acquamarina
Di tonalità azzurro cielo o azzurro tendente al verdognolo, è pressoché identica al berillo che invece ha colore bianco-azzurro. Appartiene al segno dello Scorpione, ma esercita un benefico influsso anche su chi nasce nell’Ariete.
Propizia ai marinai, è anche emblema del matrimonio, per cui risulta la gemma più adatta per il giorno delle nozze.
Presso i popoli orientali conserva la felicità assicura la fedeltà coniugale. Durante il Medioevo se ne facevano collane da indossare contro il mal di denti, le infiammazioni intestinali ed epatiche; inoltre si riteneva avesse la virtù di risanare i mali della gola e delle gengive.
Coriforo
Imprecisata pietra perfettamente simile alla capigliatura dell’uomo, che ha la proprietà di cacciare gli insetti e gli scorpioni (mescolata ad aglio acerbo); salva inoltre dal morso della vipera, se aggiunta al vino; elimina il torcicollo e assorbe gli umori acquosi del ventre, mescolata al miele.
Dionisiade
Pietra nera, dura, picchiettata di rosso, così la descrive Plinio, che riferisce inoltre la sua incredibile proprietà: mescolata all’acqua, le conferisce un sapore simile a quello del vino.
Ambra grigia
Concrezione nerastra che si forma nell’intestino di capodogli e balene, probabilmente per cause patologiche. Spesso questa massa viene espulsa e, galleggiando, si deposita sulle spiagge asiatiche (in particolare presso le coste del Madagascar, del Giappone, del Coromandel). Il luogo di reperimento ha contribuito nel tempo ad alimentare la confusione con l’ambra gialla, di natura vegetale. L’ambra grigia, di enorme valore commerciale, si presenta sotto forma cerosa ed emana un profumo intenso, inebriante, grasso. Nell’antichità fu usata come offerta per propiziarsi gli dei e bruciata come incenso. I Greci l’adoperavano nella terapia contro la pestilenza. Nei secoli conobbe poi varie utilizzazioni, come rinvigorente e tonificante o come afrodisiaco.
Ambra gialla
Resina delle conifere che, indurita, può racchiudere insetti, fiori e foglie visibili in trasparenza. Questa gemma ha avuto grande diffusione nei riti e nelle offerte, ma soprattutto come amuleto anti-iattura la si grattugiava su di e filtri amorosi. Le sue proprietà medicamentose sono tramandate da Plinio: una collana d’ambra aiutava a guarire dai gonfiori le tonsille e dal gozzo; mischiata al miele, schiariva la vista. Tra le varietà ve n’è una colore giallo pallido che permette di verifica la verginità di una fanciulla: nell’antica Prussia
dopo averla somministrata a digiuno
in polvere e aggiunta al vino) alla giovane da esaminare, si controllava se questa usava un bisogno impellente di orinare, a riprova della verginità perduta.
Corallo
suo colore varia dal biancastro al rosa, dal rosso al nero e si forma quale prodotto delle secrezioni di piccoli animali marini. Fu sacro
a Iside, a Venere e alle Nereidi. Si addice al segno del Toro e dello Scorpione. Simboleggia
la fortuna e, in araldica, la modestia, l’onore, ma anche la persecuzione.
Fin dai primordi, macinato e asperso, fu considerato amuleto contro calamità naturali, morbi, malefici, spiriti del male e pericoli, oltre che uno specifico antiemorragico, a patto che non fosse stato lavorato oppure spaccato.
Alabastro
Simile al marmo, sparente. Ma più tenero e più trasparente Plinio consiglia di bruciarlo insieme a un sale fossile e di pestarlo, per lenire l’emicrania e il mal di denti. E simbolo della purezza.
Anaiante o Malachite
Questa pietra veniva considerata da Alberto Magno un valido amuleto, utile per propiziarsi la fedeltà della propria moglie.
Inoltre, ridotta in polvere e bruciata ai quattro angoli della casa, avrebbe il potere di assicurarne la proprietà, allontanando gli incantesimi maligni e le fatture.
Androdama
Questa pietra, come il diamante, emana uno splendore argenteo: deve il nome alla sua proprietà, di cui ci parla Plinio, di frenare i furori e l’ira degli uomini.
Antipate
Pietra nera, opaca, adoperata presso numerose civiltà per contrastare gli incantesimi; per riconoscerla era necessario gettarla nel latte bollente, per fame scaturire il tipico profumo di mirra.
Astice
Pietra ricordata da Plutarco, reperibile sulle rive dell’Eufrate, che veniva posta sul ventre delle partorienti per facilitare il parto e lenire i dolori a esso legati.
Aspilaste
Pietra dell’Arabia, del colore del fuoco, che veniva legata a un crine di cammello e usata per guarire dai mali della milza, secondo il racconto di Democrito. Plinio ci dà notizia di un’altra pietra, con lo stesso nome, ma di colore più simile all'argento, facile a trovarsi a Leucopetra in Arabia, che serviva per guarire dalla pazzia.
Aurofilace
Curiosa pietra, di cui ci parla Plutarco, il quale lo si trovi sul greto del fiume Pattolo in lidia: era usanza degli antichi abitanti della zona collocarla all'ingresso della stanza dove :tenevano i loro tesori: se i ladri si avvicinavo questa pietra aveva la proprietà di emettere un suono simile a quello di una piccola tromba, mettendo in fuga i malintenzionati.
Berillo
Si tratta di una varietà dell’acquamarina e dello smeraldo, di colore giallastro oppure verde carico.
E una pietra legata a Giove ed è un tipico amuleto erotico per la virtù che possiede di suscitare l’amore nell'oggetto del proprio desiderio.
Simbolo della scienza e della benignità, è dedicata alle Dominazioni (coro degli angeli che rende l’uomo benigno).
Tra le varietà del berillo c’è il crisoberillo, o occhio di gatto, conosciuto più comunemente col nome di «pietra del giocatore» perché ritenuto valido amuleto per assicurare la vincita al gioco.
Betilo
Nome che veniva dato in Oriente ad alcune pietre considerate sacre e consultate quindi come oracolo, perché ritenute animate e cadute dal cielo (certamente si trattava di frammenti di meteoriti).
Alcuni autori ritengono che si raccogliessero dove era caduto un fulmine.
Questa pietra era usata come amuleto da portare al collo oppure per costruire particolari statue, le quali sembra avessero il dono della parola.
A Sparta si ricavavano dalla pietra dei piccoli bacilli, che venivano poi posti a galleggiare sull’acqua: per farli affondare occorreva pronunciare la parola magica atemise.
Bezaar
Le notizie intorno a questa pietra miracolosa si devono al medico persiano Rhazès, vissuto tra 1’865 e il 925, il quale sostiene che si trova nel corpo di una varietà di cervi dell’india.
In lingua persiana bezaar significa «medicamento principe per espellere ogni cosa nociva».
Borace o Borax
Questa pietra fu ritenuta dalla credenza popolare reperibile nel corpo dei rospi. Gli stregoni e le streghe la usavano per alcuni sortilegi, ad esempio per procurare il sonno.
Calazia
Pietra non identificabile che, pur avendo la forma e il colore del chicco di grandine, è dura come il diamante: il suo nome deriva appunto dal greco chàlaza, grandine. Secondo Plinio aveva la proprietà di conservare la sua freschezza anche quando veniva posta sul fuoco.
Calundronius
Pietra dotata di poteri magici, che allontana i cattivi spiriti, dà la forza di resistere agli incantesimi, allontana la malinconia, ed è in grado di assicurare la vittoria sui nemici.
Celidonia
Si tratta di una pietra organica nascosta nel ventre delle rondini nel mese di agosto, di colore giallo o nero.
A chi la possiede assicura un piacevole aspetto, preservandolo dalla letargia, da ogni tipo di epidemia, dalle bestie nocive e dagli alterchi.
Cinedia
Pietra organica biancastra, oblunga, reperibile nel cranio del pesce omonimo: si credeva che i mutamenti del suo aspetto, dal lucido all’opaco o viceversa, segnalassero l’inizio o la fine di una bufera in mare.
Celonite
Pietra color porpora che si trova nel corpo di certe tartarughe e che permette di individuare i ladri.
Coriforo
Si tratta di una pietra imprecisata, secondo le credenze popolari «perfettamente simile alla capigliatura dell’uomo», con la virtù di cacciare gli insetti e gli scorpioni, se mescolata ad aglio acerbo; di salvare dal morso della vipera, se aggiunta al vino; di eliminare il torcicollo, se mescolata a olio rosato e applicata alla cute frizionando; di assorbire gli umori acquosi del ventre, se miscelata a miele.
Cornalina
Con questo termine si indica una pietra contraddistinta dalla virtù di guarire le emorragie. Gli Arabi hanno grande rispetto per questa pietra sulla quale usano incidere una preghiera rivolta ad Allah, per allontanare il male.
Si dice inoltre che Maometto ne possedesse una incastonata in un anello d’argento, come un sigillo.
Aveva anche la facoltà di proteggere la casa dalla rovina e dai crolli; gli Egizi si assicuravano la protezione di Iside portando sempre una collanina lavorata come un trifoglio; lo stesso ornamento ponevano sul petto dei defunti, per garantire loro un sicuro viaggio nell'aldilà.
Corniola
Pietra legata a Venere, tipica del segno della Vergine, dalle diverse tonalità di colore che in genere vanno dal bianco opaco al giallo- bruno, ma che può essere anche rossiccia. 11 Porta assicura che dà la vittoria a chi la porta con sé.
Simboleggia la gioia, la pace e contrasta l’invidia. Secondo gli orientali allontana la malinconia.
Nell'antica Grecia e a Roma fu adoperata contro i reumatismi e le nevralgie, mentre fu utilizzata contro i fulmini, le febbri e le stregonerie durante il Medioevo.
E la pietra del mese di luglio.
Crisolito
Pietra dal colore giallo verdastro, con varietà dalla tinta verde-giallo, verde smeraldo e anche verde olivastro. Appartiene al segno del Leone, ma è propizio anche ai nati sotto il segno del Sagittario, mentre è sfavorevole ai nati sotto il segno dei Pesci.
E simbolo di sapienza, vigilanza e virtù. Fu usata contro gli spiriti maligni, per guarire la balbuzie e per conferire l’eloquenza.
Alberto Magno considerava questa pietra presidio contro la pazzia.
Se di colore verde cupo, e incastonato in oro, allontana le paure notturne e le angosce.
E la pietra del mese di settembre, insieme allo zaffiro
Crisopazio
Varietà di quarzo di colore giallo, verde mela o verdognolo, anche se può avere anche altre
sfumature ai nati sotto il segno dei Gemelli mentre è assolutamente infausto per i nati sorto Ariete e Vergine Simboleggia l’acrimonia.
Ha una virtù nascosta: quella di conferire il dono della tranquillità, della mansuetudine e della buona amicizia.
Cristallo di rocca
Protegge dalle tempeste, evita l’obesità, l’asma e l’angina. Fu molto apprezzato dai primi Cristiani, che lo considerarono simbolo dell'immacolata Concezione.
E il simbolo astrologico della Luna.
Diamante
È famosa la sua trasparenza cristallina, con riflessi dell’iride. Come attributo del Sole e del suo simbolo astrologico, è la pietra dei nati sotto il segno del Leone, ma è favorevole anche ai nati sotto l’Ariete e lo Scorpione, a condizione che essi non violino la lealtà, il coraggio, l’amicizia.
Simboleggia la durezza, la resistenza e la stabilità. Secondo Plinio questa pietra ha la virtù di vincere la peste, il veleno e le paure; tiene lontano i sortilegi, calma la collera e mantiene l’accordo tra i coniugi. Negli antichi usi orientali gli sposi custodivano il diamante come simbolo di fedeltà e di riconciliazione in amore. Con Io stesso simbolismo è passato in Occidente, diventando la pietra preziosa caratteristica dei fidanzamenti.
Diastro o Eliotropio
La sua colorazione varia dal rosso al giallo, al bruno, fino al verde-nero o all'azzurro-grigio. Oltre a prendere il nome di “pietra sanguinaria fu detto anche eliotropio, perché era in grado di riflettere il sole quando veniva immerso nell'acqua.
E il simbolo astrologico del pianeta Marte. Aveva la proprietà terapeutica di arrestare le emorragie, ma anche le infiammazioni degli occhi e soprattutto di favorire il parto.
Simboleggia la tristezza e la morte, ma anche a grazia, la sapienza e la sincerità.
Secondo le popolazioni orientali favorisce la fedeltà coniugale.
La virtù magica del diaspro consisteva, secondo le antiche credenze, nel rendere invisibili. E la pietra del mese di marzo.
Dolmen
I dolmen sono i caratteristici cumuli di pietre funerarie che hanno alimentato in Francia e in Irlanda la superstizione secondo cui faciliterebbero il parto alle donne che si sdraiassero vicino a uno di essi al momento del travaglio e aiuterebbero le ragazze che vi si sedessero sopra a trovare marito.
Il termine deriva dal bretone do!, tavola, e men, pietra. Anche l’Italia ha i suoi dolmen: se ne trovano alcuni a pochi chilometri da Bisceglie (provincia di Bari).
Efesite
Il leggendario Ermete Trimegisto favoleggia i questa pietra, su cui secondo lui sarebbe incisa la figura di Vulcano: avrebbe la proprietà di far guarire dalla nefrite e dal «mal di pietra»,cioè dai calcoli.
Eliotropio
Pietra «color del porro» con riflessi rossi, la quale possiede la proprietà di rendere invisibile chi la porta (questo già secondo Plinio) e di far apparire sanguigni i raggi del sole se immersa in acqua.
E la pietra collegata al mese di marzo, insieme al diaspro.
Ematite
Pietra sanguigna che si trova in Etiopia. Secondo Plinio, il quale a sua volta riferisce notizie apprese da altri autori, guarisce le malattie della vescica, del fegato e degli occhi, risolve i quesiti e le dispute e infine aiuta i combattenti.
Era usanza degli Egizi appenderla attorno al collo dei defunti con incisa una frase che iniziava così: «Sorgi dal nulla. Si vigila nel cielo splendente sul tuo corpo...».
Eumece
Si tratta di una pietra di cui ci parla Plinio, che nasce a Battre e si presenta simile alla selce; se posta sotto il guanciale del letto permette di ottenere sogni divinatori che hanno lo stesso valore degli oracoli.
Galachite o Galattite
È nominata da diversi autori, i quali concordemente la descrissero come una pietra di colore lattiginoso, reperibile in particolare nei fiumi Nilo e Acheloo.
Era usanza darla alle puerpere polverizzata per accrescere il flusso latteo; appesa al collo invece faceva perdere la memoria.
Gassinade
Si tratta di una pietra fantastica, descritta in particolare da Plinio, punteggiata come un campo fiorito, che si trova nella regione della Media: la sua caratteristica magica risiede nel fatto che «diventa gravida, emettendo suoni per annunciare la nascita, e la gravidanza dura tre mesi».
Giacinto
La pietra che porta questo nome, lo stesso del fiore, si presenta di colore rosso-arancio o 9iallo-arancione, trasparente.
E la pietra dei nati sotto il segno del Sagittario: di natura solare, è il simbolo della condiscendenza.
Ha la virtù di ispirare gioia e dinamismo, di favorire la digestione e, portata come amuleto, di rafforzare la funzionalità del cuore, difendere dalla peste e dai fulmini e infine far aumentare le ricchezze procurando onore. Secondo alcune tradizioni il giacinto possiede anche la facoltà di allontanare i fulmini e, se piccolo come una lenticchia e rosso, anche quella di facilitare il sonno.
Giada
Raramente ha colore uniforme; in genere ha fondo bianco opaco con macchie di grigio, rosa, azzurro. E la pietra tipica dei nati sotto il segno della Vergine, ma è propizia anche per i nati nell’Ariete e nel Leone; è invece infausta per i Sagittari e i Gemelli.
Ha la proprietà, secondo gli Indiani, di guarire i dolori che colpiscono i reni e di preservare dai morsi dei rettili.
In Cina se ne ricavano amuleti e oggetti di culto, a forma di pipistrelli e cicogne, con lo scopo di allungare la vita ai bambini e in antico, ridotta in polvere, veniva fatta ingerire ai neonati per lo stesso motivo.
Infine in Inghilterra divenne il talismano più classico per i giocatori d’azzardo e per gli scommettftorf alle corse di cavalli.
Giaietto
Chiamata anche «ambra nera»: da questa pietra si sono sempre ricavati amuleti da utilizzare contro il malocchio.
In Gran Bretagna si riteneva allontanasse le tempeste, i demoni, i sortilegi, e in Irlanda le donne rimaste temporaneamente sole bruciavano del giaietto per assicurarsi l’incolumità.
Gorgonia
Si tratta di una particolare pietra, simile al corallo, che ha la proprietà di placare la furia delle onde, ma anche dei fulmini e delle tempeste.
Granato
Pietra di colore rosso vivo, a volte con sfumature pallide. E la pietra tipica del segno dell’Ariete e anche propizia ai nati sotto il segno della Vergine; è poco gradita invece ai nati nel Toro. E tipica del mese di gennaio, insieme al rubino.
Simboleggia la costanza, la fedeltà, la lealtà, l’affetto e la cura divina. Questa pietra fu usata come amuleto in Grecia e a Roma; in Oriente se ne faceva dono in occasione dei fidanzamenti in quanto simbolo di fedeltà. In Persia si riteneva preservasse dal fulmine della peste. Nel Medioevo venne usata contro le infiammazioni e Ermete Trismegisto la raccomandava durante i parti. Secondo una antica leggenda il granato rubato porta disgrazie e sventure fino a quando non viene restituito.
Lapislazzuli
Pietra dal colore azzurro profondo. È tipica dei nati sotto il segno del Toro e della Bilancia, mentre è considerata infausta per i nati sotto il segno del Cancro e del Capricorno. Secondo un’antica leggenda le XII Tavole furono incise su lapislazzuli e il pavimento sul quale Mosè, Aronne e gli Anziani videro ergersi la figura di Dio era di lapislazzuli.
Fu pietra sacra a Venere e a Iside; i Cristiani la dedicarono a Maria Vergine, i cui abiti erano dipinti con un blu oltremare ottenuto dai lapislazzuli macinati finemente.
fu usata contro l’epilessia, l’apoplessia, le malattie cutanee, le anemie ma soprattutto per rigenerare le forze vitali compromesse in maniera significativa dalla febbre.
Ienia
Pietre organiche che provengono dagli occhi delle iene: secondo le credenze dei Magi, ritenute peraltro infondate da Plinio, le pietre messe sotto la lingua facilitano le predizioni riguardanti il futuro.
Inis-fail
Pietra posta sotto il trono dei re d’Inghilterra durante la cerimonia di incoronazione nell’abbazia di Westminster: secondo la tradizione scozzese influisce favorevolmente sul regno.
Licnite
Pietra che si trova nell’Idaspe, con lo stesso colore dell’olio, e caldissima; ne fanno uso autorità, sempre però, secondo Plutarco, in fase di luna crescente.
Lincurio
Improbabile e misteriosa pietra che si riteneva prodotta dall’urina della lince mescolatasi alla terra: questa credenza ci è riferita da Plinio, che si richiama anche alla testimonianza di Teofrasto.
Tuttavia il naturalista latino si dimostra scettico al riguardo, ritenendo giustamente che la misteriosa pietra sia in realtà una varietà di ambra, escludendo la possibilità che possa avere la proprietà di sciogliere i calcoli e di guarire dall’itterizia.
Ligurio
Minerale dalla particolare simbologia e dalle diverse virtù, visto che fu collocato, insieme ad altre pietre preziose, nell’Efod, dove occupa il primo posto della terza tema.
Machera
Plutarco parla di questa fantastica pietra, in base alle testimonianze di Agatarchide. Essa aveva la proprietà di rendere furioso chi la trovava durante le celebrazioni dei misteri della Madre degli dei.
Manale
Nell'antica Roma, per chiedere la pioggia in caso di forte siccità, veniva portata in processione questa pietra dal tempio di Marte (dove era custodita) a quello di Giove Capitolino.
Marmitte dei giganti
Con questo nome vengono chiamate alcune rocce scavate da torrenti e fiumi di montagna, che assumono la forma di recipienti cavi. In Valtoumanche, in Val d’Aosta, ne esistono tre.
Menhir
Il termine deriva dal bretone men, pietra, e hir, lunga: si tratta infatti di pietre verticali, piantate nel terreno, che si elevano come obelischi.
Il significato preciso della disposizione di alcune di queste costruzioni mastodontiche in pietra non è ancora stato chiarito dagli studiosi. La teoria più accreditata è quella che attribuisce loro la natura di monumenti funebri, a carattere religioso.
Anche in Italia esiste un menhir, che viene familiarmente chiamato <‘il monaco>’: si trova a Modugno (provincia di Bari) ed è alto circa due metri.
Onice
Ha un colore prevalentemente nero o brunastro, ma può essere anche una pietra bianca venata.
E la pietra dei nati sotto il segno del Capricorno, mentre è infausta per quelli nati sotto i segni di Ariete e Bilancia. Simboleggia il dolore e per questo, in ogni tempo, se ne fecero grani per il rosario.
Successivamente assunse anche la simbologia della potestà. La sua virtù principale è quella di ispirare profonda umiltà e pensieri elevati a chi la porta. Ha più difetti che virtù: causa angosce, brutti presentimenti, paure, incubi e sogni terribili. Antiche leggende la ritengono responsabile di malasorte, vita sfortunata, liti e perfino di morte, se portata addosso inconsapevolmente.
Opale
Ha diversi colori e varie sfumature; in genere è una pietra del colore del latte, con leggere sfumature azzurrognole.
E tipica dei nati sotto il segno della Bilancia, ma porta favori anche ai nati sotto il segno del Toro.
In Occidente simboleggia il destino, l’amabilità, ma anche le lacrime, il perdono, la preghiera, la speranza.
In Oriente invece è l’emblema della fedeltà. Tra le sue virtù si ricorda quella di rallegrare il cuore, scacciare la tristezza, suscitare confidenza e amicizia, favorire il sonno.
Si riteneva in passato che l’opale avesse la facoltà di diventare nero se lo si avvicinava a una persona in stato di peccato. Insieme all'acquamarina è la pietra del mese di ottobre.
Minda
È una delle tante pietre ricordate da Plutarco:
egli narra che si trova nel fiume Tigri e che, in base alla testimonianza di Leone di Bisanzio, difende dagli attacchi delle bestie feroci chi la porta addosso.
Panerote
Secondo Plinio, il quale a sua volta cita come fonte Metrodoro di Sepsi, questa pietra aveva la proprietà di rendere feconde le donne.
Penaite
Secondo il racconto di Plinio questa pietra poteva in qualche maniera dare alla luce un’altra pietra; inoltre era d’aiuto alle partorienti. L’aspetto esteriore di questa pietra è molto simile a quello dell’acqua gelata.
Pantarba
Pietra indiana che attira l’oro, così come la calamita attira il ferro.
Si deve a Filostrato, nella Vita di Apollonio, il racconto delle meraviglie di questa pietra:
il suo splendore è così accecante da far pensare che sia spuntato il sole anche nel cuore della notte, e la sua luce è tale da attirare inesorabilmente tutte le pietre preziose e i metalli nobili, ovunque si trovino.
Però la natura ha concesso alla pantarba il modo di difendersi dalla inevitabile avidità umana, sfuggendo e nascondendosi nelle profondità della terra.
La si trova in una sola parte del mondo, là nel lontano e misterioso Oriente, nella zona dell’India ricchissima d’oro.
Perite
Pietra di colore giallo che, stretta nella mano, la brucia; ha la proprietà di guarire dalla gotta.
Pètra prèna
Nome di una pietra in dialetto siciliano (pietra pregna) di natura non identificata, usata dopo ripetuti aborti per evitarne altri.
La donna incinta la deve portare legata al braccio per tutta la gravidanza, notte e giorno, senza mai toglierla; soltanto al momento del parto la dovrà legare al ginocchio per agevolare la nascita del bambino.
Perla
Si tratta di una concrezione organica che si forma nell’ostrica. Da sempre è considerata molto preziosa per purezza, rarità e perfezione.
Secondo le leggende più antiche la perla nasce da una goccia d’acqua o di rugiada, che matura al calore del sole; nei Veda è il simbolo dell’immortalità.
Alcuni studiosi riferiscono la superstizione secondo la quale regalare un anello di fidanzamento con una perla porterà lacrime e nuocerà al matrimonio. Sognare perle è previsione di lacrime. La perla è il simbolo astrologico del pianeta Venere e, secondo alcuni, è la pietra del mese di giugno al posto dell’agata.
Pietra d'aquila
Concrezione di limonite, internamente cava. che si riteneva fosse portata dall’aquila nel suo nido per permettere alla femmina di deporre le uova.
Era credenza diffusa che favorisse i parti e smascherasse i ladri.
Pietra dello scandalo
A Milano, in Piazza Mercanti, si trova una vera da pozzo dove veniva esposto alla gogna chi dichiarava fallimento: una credenza che ancora sopravvie vuole che tutti coloro che si trovano in difficoltà economiche vadano a toccare di nascosto il parapetto di questo pozzo o la pietra, per scongiurare ulteriori danni e con l’auspicio di risollevare le proprie finanze.
Pietra di Santa Rosalia
Questa pietra si trova sul monte Pellegrino, che sovrasta Palermo, in prossimità della grotta dove sorge il santuario della santa patrona della città. Nel Palermitano è usanza porla sul balcone o in casa, contro i temporali, i fulmini e le tempeste di mare.
Pietra da fulmine
Si tratta di amuleti ricavati da punte di frecce e raschiatoi di epoca preistorica, quindi in genere di selce e pietra dura. Vennero ritenuti «pezzi» di cielo caduti durante la fulminazione. Sono sempre stati considerati amuleti portentosi, da sistemare nelle case, per allontanare i pericoli dagli uomini. Inoltre in Calabria, durante la raccolta del frumento, venivano sistemati sui covoni per prevenire i fulmini.
Pietra filosofale
Secondo gli antichi la ricerca della pietra filosofale fu alla base dell’alchimia.
Si tratta di una pietra misteriosa, dalle virtù particolari, come quella di prolungare la vita o curare dalle malattie. Inoltre doveva possedere il principio di tutta la materia e trasformare i metalli vili in oro.
Nella speculazione filosofica per pietra filosofale si intendeva un concetto astratto, il simbolo cioè di un’esperienza interiore, vissuta dall'uomo, ai fini della sua elevazione spirituale, sulla base di corrispondenze reali, magiche e simboliche. L’intima essenza della pietra filosofale, per gli alchimisti, è la quintessenza onnipresente, ossia l’anima spirituale del mondo che dà vita anche alla materia.
Le pietre bucate
Portano fortuna a chi le trova: se piccole, vengono infilate in lacci e appese al collo come amuleti. I marinai e i pescatori che ne trovano una sulla spiaggia, sono soliti portarla sulla loro barca come segno propiziatorio. Nelle Americhe si ritiene che la pietra bucata, appesa al letto della partoriente, agevoli il parto.
Pietre del diavolo
Sono così chiamate dagli Svizzeri le rocce della valle dello Schellenen; un’antica leggenda infatti vuole che questi enormi massi siano stati lanciati dal diavolo per distruggere un suo tempio.
Sandastro
Le proprietà di questa pietra ci vengono tramandate da Plinio, il quale narra che essa è reperibile, oltre che in India, anche all'interno dell’Africa. La sua proprietà maggiore è che vi brilla dentro un fuoco, in una costellazione di piccole gocce d’oro.
Rubino
Gemma di colore rosso vivo, più o meno intenso a seconda della quantità di ossido di rame che contiene.
Dedicata a Marte, è la pietra dei nati sotto il segno del Capricorno secondo alcuni, mentre secondo altri dei nati sotto il segno dell’Ariete e dello Scorpione. Rappresenta l’amore passionale, del benessere materiale e morale, dell’eleganza.
In araldica simboleggia soprattutto l’eleganza e la gioia di vivere.
Tra le tante virtù, si attribuiscono al rubino quella di guarire le ferite, di giovare ai malati di cuore, di curare le emorragie: per analogia, il colore rosso vivo di questa pietra viene da sempre collegato al sangue.
Smeraldo
Pietra di colore vivo e brillante, ma con varie sfumature e intensità a seconda della quantità di ferro. Si tratta della pietra dei nati sotto il segno del Toro, del Cancro, dei Gemelli e della Vergine. Simboleggia l’amore onesto e la speranza, ma anche la forza e la castità, per via del suo colore verde puro.
A Roma fu consacrato a Venere.
Anticamente veniva usato per preservare dal mal caduco e, ridotto in polvere, contro i morsi degli animali velenosi.
In campo terapeutico lo smeraldo ha diverse proprietà, come quella di frenare la libidine, di dare l’eloquenza, di allontanare le immagini demoniache, di acquietare i sensitivi, i nervosi e gli epilettici.
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