Pagine

domenica 13 gennaio 2013

Colora le maschere teatrali di Carnevale



Coloriamo le maschere classiche della tradizione italiana, Vi elenco alcune  maschere qui raffigurate,Come: Arlecchino,Colombina,Pulcinella,Balanzone,Girandolaio,Pantalone,Rosaura, Gianduia,Meneghino, Fagiolino, Pierrot, Burlamacco,Capitan Spaventa,Tartaglia,Brighella,Stenterello,Beppe Nappa, Meo Patacca, Gioppino,Sandrone,Il Gufluccio, Bicciolano,Bella Majin,Fracanapa,Rugantino, Cassandro,Coviello,Stenterello,

Maschere della tradizione Italiana,che nascono direttamente dalla Commedia dell’Arte o, in ogni modo, le cui origini affondano nella storia teatrale del nostro Paese. Cercherò di descriverne qualcuna, approssimativamente ,iniziamo Con il più scherzoso:

Arlecchino
Proveniente  da Bergamo bassa, è una delle maschere più conosciuta e amata. Raffigura il servo sciocco e ingenuo, fa di tutto per accontentare il suo padrone. Parla un dialetto complesso, un mix di bergamasco e veneto e veste il classico abito fatto di pezzi di stoffa multicolore. E’ agile e snello.
Colombina
Originaria di Venezia, parla il dialetto, è una serva piacente e petulante, ma con un bel temperamento capriccioso! E’ pronta a tutto pur di aiutare la sua padrona Rosaura a risolvere i suoi dilemmi di cuore, ma non esita a difendersi schiaffeggiandoli  se qualcuno le manca di rispetto. Porta un costumino da popolaresco, con bustino e grembiule, ma molto malizioso ed è fidanzata con Arlecchino.
Brighella
Anche questa maschera è bergamasca (ma di Bergamo alta) come Arlecchino. Anche Brighella è un servo, ma astuto e calcolatore, se gli conviene, è pronto a imbrogliare anche il suo padrone. Parla schietto dialetto bergamasco, molto colorato, e veste un costume bianco, casacca e pantaloni, con fasce verdi sul di fronte e ai lati dei pantaloni e delle maniche.
Pantalone
Giunge da Venezia, questa maschera il cui detto è divenuto proverbiale “Paga Pantalone!”. Rappresenta, appunto, il mercante ricco, vecchio e avaro. speculatore ed egoista, nonostante l’età è certo di essere un playboy, ma le sue gesta appassionate si concludono sempre in modo disastroso, per il grande diletto di tutti. Alloggia in un bel palazzo con la figlia Rosaura e la serva Colombina.
Pulcinella
E chi non conosce la più antica delle maschere napoletane? Pulcinella è un servo svogliato e chiacchierone, capace di far pasticci, ma anche di cavarsela sempre. particolarità di questo personaggio è la fame smisurata, e il suo piatto preferito, per mangiare è disposto a tutto, sono i maccheroni al sugo! E’ vestito di bianco e spesso suona un tamburello o con il mandolino.
Dottor Balanzone
Andiamo ora dalla colta e corpulenta Bologna, di cui il Dottor Balanzone è in perfetta sintesi. rappresenta il notabile (avvocato o medico, in ogni modo uomo di cultura, ma sfarzosa e polverosa) chiacchierone, superbo e prodigo di riferimenti in latino fuori luogo e fuori situazione. E’ raffigurato con un abbigliamento scuro, con bustino, tricorno e mantello, e sempre con una gran pancia tenuta dal cinturone.
Gianduja
Gianduja invece  viene da Torino. E’ un coltivatore intelligente, educato, ama il buon vivere e la convivialità. Le sue battute sono pronte ma non cattive e, al contrario, ama mettersi in mezzo alle discussioni per riconciliare gli animi. particolarità di questa maschera è un buffo codino settecentesco rivolto verso l’alto.
Meneghino
Maschera di Milano per eccellenza, Meneghino è un servo fidato, positivo, dal carattere solido anche se poco elegante. Ironia dei difetti dei nobili, ma non agisce alle loro spalle. Buona forchetta, viene raffigurato in coppia con la moglie Checca.
Rosaura
Figlia di Pantalone e padrona di Colombina, è  una deliziosa, chiacchierona. Indossa un bell’abito azzurro e vive un amore ostacolato (dal padre) con il giovane e squattrinato Florindo, ma ha Colombina  che la difende Pierrot
Si dice che questa maschera deliziosa e malinconica viene collegata alla Francia, ma probabilmente vi farà piacere sapere che, invece, la sua origine è italiana. Il suo nome era Pedrolino, poi francesizzato in Pierrot quando il personaggio ottenne fortuna nelle commedie d’Oltralpe. raffigura anch’egli un servo furbo ma di buon cuore, il cui tratto impulsivo caratteristico è il romanticismo. Pronto a offrire serenate al suo amore, ma anche e tessere intrichi in favore del suo padrone, difendendolo.

Clicca per Ingrandire e colora i tuoi personaggi preferiti !!! 


































































Nessun commento:

Posta un commento