lunedì 18 marzo 2013

Raccolte di poesie d’autore di Pasqua


GIF animations generator gifup.com
                                       

Le più belle poesie d’autore,una raccolta di poesie che ci rievocano la Santa Pasqua,con le frasi più belle, tutte da leggere, possono essere adatte anche per fare gli auguri di Pasqua.
Sono stati vari gli autori che hanno dedicato le  loro ispirazioni sulla S. Pasqua, principalmente tra i poeti del Novecento. Alcune poesie sono conosciute, altre meno, questa può essere un'occasione per apprezzarle, e approfondire l’argomento.

Vai alla poesia....


Pasqua

ogn’anno
nasci e muori
poi risorgi
Cristo
Dio padre e figlio
mio fratello
sei qui tra noi
presenza di speranza
in mezzo a quest’incendio
d’odio infame
di guerre fatte
e irrimediabilmente perse.
ma come un fiore
che rinasce sempre
anche là tra le croci
in mezzo ai sassi
tra i rovi d’una vita
esasperata
sento il nuovo profumo
d’un amore
e sul cammino
verso un’altra meta
sembra più tollerabile
il calvario.

di Luciano Somma


Giorno di passione

Al canto del gallo di una gelida alba,
è subito il diniego sulle labbra.
S’ode il rullare di tamburi …
La folla si calca ai vecchi muri.
S’ode il trainare del pesante legno,
tra i sassi dell’irto sentiero … è il segno!
Un pettirosso si posa su d’una dolorosa spina
ad alleviar il cammino alla china.
S’ode un urlo tra i tuoni e i lampi,
piangono le donne sui campi.
Dopo, si placa la tempesta spaventosa
e il rimorso per l’eterna vita luminosa.

di Giovanni Teresi


Campane di Pasqua

Campane di Pasqua festose
che a gloria quest'oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
"Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite le braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!"
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch'è bella, ch'è buona la vita,
se schiude la porta all'amore.


E' Pasqua

Alla Pasqua
Dell'anno passato
Un palloncino
Mi era scappato.
Mi era scappato
Nell'alto del cielo,
Io lo guardavo
E piangevo piangevo.
Anche quest'anno
Un pallone è volato
Ma io ho riso
Felice e beato.
Il palloncino
E' andato lassù
Ma io quest'anno
Non piango più.

di Roberto Piumini


L'uovo arcobaleno

La mattina di Pasqua nel mio prato
un uovo arcobaleno ho trovato,
era un uovo profumato e strano
non più grande di una mano.
Quando l'ho aperto, con stupore
ho trovato sorprese d'ogni colore:
giallo il sorriso d'un cinesino,
rosso il canto di un algerino,
azzurro il sorriso di uno svedese,
verde la capriola di un portoghese,
violetta la danza di mille bambine,
indaco i suoni di mille ocarine.
E arancione rotondo e paffuto
un sole caldo di benvenuto,
un sole caldo paffuto e rotondo
uguale per tutti i bimbi del mondo.

di Eleonora Bellini


Colomba Bianca

Ogni anno
io Ti aspetto
stanco di sentire urlare
le ingiustizie.
E in questo giorno
ciò che voglio
accade.
Così vivo.
Si eleva la speranza.
Aspetto di vedere
spalancare il cielo
una rosa che si apre
e la Colomba bianca!

di Sandrino Aquilani


Dall'uovo di Pasqua


Dall'uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: "Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio".
E volteggiando di qua e di là
attraversando paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
"Viva la pace,abbasso la guerra".

di Gianni Rodari


PasquaA festoni

La grigia parietaria
come una bimba gracile s'affaccia
ai muri della casa centenaria.
Il ciel di pioggia è tutto una minaccia
sul bosco triste, ché lo intrica il rovo
spietatamente, con tenaci braccia.
Quand'ecco dai pollai sereno e nuovo
il richiamo di Pasqua empie la terra
con l'antica pia favola dell'ovo.

di Guido Gozzano


Pasqua d'altri tempi

Tu pensi ai tempi andati
quand'eri ancor bambina
e il cuoricino tuo s'emozionava
per una tavola imbandita
con uova colorate
fatte da mamma tua,
con fior di primavera
con dolci e cioccolata.
Per l'aria odor di fiori
e suoni di campane,
un senso d'allegrezza
tutta ti dominava
ma tu sei sempre quella
ed io così ti vedo
e voglio darti ancora
con questo uovo di Pasqua
insieme a quel ricordo
tutta la gioia piena
d'averti ritrovata.


di Antonino Zambotti


Elegia Pasquale

Pasqua ventosa
che sali ai crocifissi
con tutto il tuo pallore
disperato, dov'è il crudo
preludio del sole?
e la rosa la vaga profezia?
Dagli orti di marmo
ecco l'agnello flagellato
a brucare scarsa primavera
e illumina i mali dei morti
Pasqua ventosa
che i mali fa più acuti
E se è vero che oppresso
mi composero a questo tempo
vuoto per l'esaltazione del domani,
ho tanto desiderato questa
ghirlanda di vento e di sale
queste pendici che lenirono
il mio corpo ferita di cristallo;
ho consumato purissimo pane
Discrete febbri screpolano la luce
di tutte le pendici della pasqua,
svenano il vino gelido dell'odio;
è mia questa inquieta Gerusalemme
di residue nevi, il belletto
s'accumula nelle stanze
nelle gabbie spalancate
dove grandi uccelli
covarono colori d'uova
e di rosei regali, e il cielo
e il mondo è l'indegno sacrario
dei propri lievi silenzi.
Crocifissa ai raggi ultimi
è l'ombra le bocche
non sono che sangue
i cuori non sono che neve
le mani sono immagini
inferme della sera
che miti vittime cela nel seno.


di Andrea Zanzotto


Pasqua"

A festoni la grigia parietaria
come una bimba gracile s'affaccia
ai muri della casa centenaria.
Il ciel di pioggia è tutto una minaccia
sul bosco triste, ché lo intrica il rovo
spietatamente, con tenaci braccia.
Quand'ecco dai pollai sereno e nuovo
il richiamo di Pasqua empie la terra
con l'antica pia favola dell'ovo.

di Gozzano


Il pulcino marziano

Ho visto , a Pasqua, sbarcare
dall’uovo di cioccolato
un pulcino marziano.
Di certo il comandante
di quell’uovo volante
di zucchero e cacao
con la zampa ha fatto ciao.
E il gatto. Per la sorpresa
non ha detto neanche: “Miao”.

di Gianni.Rodari


Da dove viene?

Da dove viene l’uovo di cioccolato
se nessuno l’ha mai covato?
Da dove viene l’uovo dipinto
che quando lo mangi è vero e non è finto?
Da dove viene l’uovo con la sorpresa
se le galline non fanno la spesa?

di G. Quarenghi.


Buona Pasqua,

Nei miei sogni ho immaginato
un grande uovo colorato.
Per chi era? Per la gente
dall’oriente all’occidente:
pieno, pieno di sorprese
destinate ad ogni paese.
C’era dentro la saggezza
e poi tanta tenerezza,
l’altruismo e la bontà,
gioia in grande quantità.
Tanta pace, tanto amore
da riempire ogni cuore.

di Mirò Editore


E' arrivato un treno carico

E arrivato un treno carico di..
Il quarto vagone è riservato
a un pasticcere rinomato
che prepara, per la Pasqua,
le uova di cioccolato
Al posto del pulcino
c'è la sorpresa.
Campane di zucchero
suoneranno a distesa.

di Gianni Rodari



E' Pasqua,

E Pasqua sia, nei tuoi occhi
E Pasqua sia, nel tuo cuore,
E Pasqua sia, nelle tue mani
per donare cio’ che senti di più prezioso nel tuo cuore
per riempire gli occhi di lacrime d’emozione,
Buona Pasqua di Luce e Pace!

di Stephen Littleword


Pasqua,

E’ risorto Gesù!
Lo puoi trovare ora
In ogni uomo:
in chi soffre e lotta
per la libertà,
in chi soffre a lotta
per difendere la pace
nell’amico
che ti stringe la mano,
in chi cerca
l’amore degli uomini.

di Hardy Tentle


Risurrezione

Suono di campane,
voce che trasvola sul mondo,
canto che piove dal cielo sulla terra,
nella città sorda e irrequieta,
e nel silenzio dei colli
ove, nel pallore argenteo,
le bacche d'olivo maturano il dono di pace.
Suono che viene a te,
quale alleluia pasquale,
a offrirti la gioia di ogni primavera,
a chiamarti alla rinascita;
a dirti che la terra rifiorisce
se il tuo cuore si aprirà come un boccio,
che ripete un gesto d'amore e di speranza,
levando il mite ramoscello
in questa chiara alba di risurrezione!

di Gabriele D’Annunzio


Gesù

‘E Gesù rivedeva, oltre il Giordano,
campagne sotto il mietitor rimorte,
il suo giorno non molto era lontano.

E stettero le donne in sulle porte
delle case, dicendo: Ave, Profeta!

Egli pensava al giorno di sua morte.

Egli si assise, all’ombra d’una mèta
di grano, e disse: Se non è chi celi
sotterra il seme, non sarà chi mieta.

Egli parlava di granai ne’ Cieli:
e voi, fanciulli, intorno lui correste
con nelle teste brune aridi steli.

Egli stringeva al seno quelle teste
brune; e Cefa parlò: Se costì siedi,
temo per l’inconsutile tua veste;

Egli abbracciava i suoi piccoli eredi:

-Il figlio Giuda bisbigliò veloce-
d’un ladro, o Rabbi, t’è costì tra ‘piedi:

Barabba ha nome il padre suo, che in croce
morirà.- Ma il Profeta, alzando gli occhi

-No-, mormorò con l’ombra nella voce,
e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi’

di Giovanni Pascoli


Pasqua


‘A festoni la grigia parietaria
come una bimba gracile s’affaccia
ai muri della casa centenaria.

Il ciel di pioggia è tutto una minaccia
sul bosco triste, ché lo intrica il rovo
spietatamente, con tenaci braccia.

Quand’ecco dai pollai sereno e nuovo
il richiamo di Pasqua empie la terra
con l’antica pia favola dell’ovo’

di Guido Gozzano


Elegia Pasquale

‘Pasqua ventosa che sali ai crocifissi
con tutto il tuo pallore disperato,
dov’è il crudo preludio del sole?
e la rosa la vaga profezia?
Dagli orti di marmo
ecco l’agnello flagellato
a brucare scarsa primavera
e illumina i mali dei morti
pasqua ventosa che i mali fa più acuti

E se è vero che oppresso mi composero
a questo tempo vuoto
per l’esaltazione del domani,
ho tanto desiderato
questa ghirlanda di vento e di sale
queste pendici che lenirono
il mio corpo ferita di cristallo;
ho consumato purissimo pane

Discrete febbri screpolano la luce
di tutte le pendici della pasqua,
svenano il vino gelido dell’odio;
è mia questa inquieta
Gerusalemme di residue nevi,
il belletto s’accumula nelle
stanze nelle gabbie spalancate
dove grandi uccelli covarono
colori d’uova e di rosei regali,
e il cielo e il mondo è l’indegno sacrario
dei propri lievi silenzi.

Crocifissa ai raggi ultimi è l’ombra
le bocche non sono che sangue
i cuori non sono che neve
le mani sono immagini
inferme della sera
che miti vittime cela nel seno’

di Andrea Zanzotto


Pasqua 2004

‘Ogni anno
Nasci e muori
Poi risorgi
Cristo
Dio padre e figlio
Mio fratello
Sei qui tra noi
Presenza di speranza
In mezzo a quest’incendio
D’odio infame
Di guerre fatte
E irrimediabilmente perse.
Ma come un fiore
Che rinasce sempre
Anche là tra le croci
In mezzo ai sassi
Tra i rovi d’una vita
Esasperata
Sento il nuovo profumo
D’un amore
E sul cammino
Verso un’altra meta
Sembra più tollerabile
Il calvario’

di Luciano Somma


La Domenica dell'olivo


Hanno compiuto in questo dì gli uccelli
il nido (oggi è la festa dell olivo)
di foglie secche, radiche, fuscelli;
quel sul cipresso, questo su l'alloro,
al bosco, lungo il chioccolo d'un rivo,
nell'ombra mossa d'un tremolio d'oro.
E covano sul musco e sul lichene
fissando muti il cielo cristallino,
con improvvisi palpiti, se viene
un ronzio d'ape, un vol di maggiolino.



di Giovanni Pascoli


Pasqua senza week-end

Se zufolo il segnale convenuto
sulle parole ‘sabato domenica
e lunedì’ dove potrò trovarti
nel vuoto siderale? Fu un errore conoscersi,
un errore che tento di ripetere
perché solo il farnetico è certezza.

di Eugenio Montale


Pasqua

E con un ramo di mandorlo in fiore,
a le finestre batto e dico: «Aprite!
Cristo è risorto e germinan le vite
nuove e ritorna con l'april l'amore
Amatevi tra voi pei dolci e belli
sogni ch'oggi fioriscon sulla terra,
uomini della penna e della guerra,
uomini della vanga e dei martelli.
Aprite i cuori. In essi irrompa intera
di questo dì l'eterna giovinezza ».
lo passo e canto che la vita è bellezza.
Passa e canta con me la primavera.



di Ada Negri



Pasqua

Dentro un uovo di buon cioccolato
vorrei tanto ci fosse una cosa...
non un puffo, un anello,un soldato,
ma un momento di festa gioiosa.
Voglio dirti proprio per questo
ho pregato per voi ieri sera
perchè oggi sia un giorno lieto.
Una Pasqua di speranza vera.


di R. Fontana


Poesia di Pasqua

O Signore che vedi tutto il Creato
e senti ogni parola,
benedici la casa ove son nato,
il cuore mio consola.
Benedici la scuola,
che verso il ben mi avvia;
benedici la patria mia.
Ascolta la mia preghiera;
benedicimi ogni sera.


di B. Marini


Prendi o Signore

Prendi, o Signore, questo mio cuore
pieno di speranze,
e rendilo paziente nell'aspettare.
Prendi ogni mio pensiero
perché impari
a cercare la verità, libero dall'errore.
Prendi la mia gioiosa volontà
di vita, accendila di fede, di speranza, di amore; perché io sia pronto
per il mio domani.

di E. Landi


Alla Pasqua

Dell'anno passato
Un palloncino
Mi era scappato.
Mi era scappato
Nell'alto del cielo,
Io lo guardavo
E piangevo piangevo.
Anche quest'anno
Un pallone è volato
Ma io ho riso
Felice e beato.
Il palloncino
E' andato lassù
Ma io quest'anno
Non piango più.

di Roberto Piumini


E' Pasqua

Anche il sole stamane è arrivato per tempo,
anzi con un leggero anticipo.
Anche io mi sento buono,
più buono del solito.
Siamo tutti un po angeli oggi
mi pare quasi di volare
leggero come sono.
Esco di casa canticchiando,
voglio bene a tutti.
Distribuisco saluti
a destra e a sinistra.

di Cesare Zavattini





La Pace

Non importa chi tu sia,
uomo, donna,
vecchio o fanciullo,
operaio o studente,
o commerciante:
se ti chiedono
qual è la cosa
più importante
per l’umanità
rispondi
prima
dopo
sempre
la pace, la bontà.


di Li Tien Min


Buona Pasqua

Nei miei sogni ho immaginato
un grande uovo colorato.
Per chi era? Per la gente
dall’oriente all’occidente:
pieno, pieno di sorprese
destinate ad ogni paese.
C’era dentro la saggezza
e poi tanta tenerezza,
l’altruismo e la bontà,
gioia in grande quantità.
Tanta pace, tanto amore
da riempire ogni cuore.


di Editore Mirò




Pasqua

Ogni nube nel turchino
sembra un angelo in cammino;
primavera è nelle cose;
ogni siepe ha le le sue rose.
Dentro il cor la pace vive.
Squilla intorno il campanile.
Dal sepolcro come un fiore
torna al ciel Nostro Signore;
ogni bimbo guarda in su
e nel ciel vede Gesù.

di Renzo Pezzani




Poesia per Pasqua

O Signore che vedi tutto il Creato
e senti ogni parola,
benedici la casa ove son nato,
il cuore mio consola.
Benedici la scuola,
che verso il ben mi avvia;
benedici la patria mia.
Ascolta la mia preghiera;
benedicimi ogni sera.


di B.Marini


Elegia Pasquale

Pasqua ventosa che sali ai crocifissi
con tutto il tuo pallore disperato,
dov'è il crudo preludio del sole?
e la rosa la vaga profezia?
Dagli orti di marmo
ecco l'agnello flagellato
a brucare scarsa primavera
e illumina i mali dei morti
pasqua ventosa che i mali fa più acuti.
E se è vero che oppresso mi composero
a questo tempo vuoto
per l'esaltazione del domani,
ho tanto desiderato
questa ghirlanda di vento e di sale
queste pendici che lenirono
il mio corpo ferita di cristallo;
ho consumato purissimo pane.
Discrete febbri screpolano la luce
di tutte le pendici della pasqua,
svenano il vino gelido dell'odio;
è mia questa inquieta
Gerusalemme di residue nevi,
il belletto s'accumula nelle
stanze nelle gabbie spalancate
dove grandi uccelli covarono
colori d'uova e di rosei regali,
e il cielo e il mondo è l'indegno sacrario
dei propri lievi silenzi.
Crocifissa ai raggi ultimi è l'ombra
le bocche non sono che sangue
i cuori non sono che neve
le mani sono immagini
inferme della sera
che miti vittime cela nel seno.

di Andrea Zanzotto



Dov'è Pasqua

Pasqua è nel cielo immenso e chiaro
Pasqua è nei fiore appena sbocciato.
Pasqua e nel ruscello dove beve
l'agnello appena nato.
Pasqua è nel cielo che saluta
la Resurrezione del Signore

di Scavuzzo



E' risorto Gesù

E’ risorto Gesù!
Lo puoi trovare ora
In ogni uomo:
in chi soffre e lotta
per la libertà,
in chi soffre a lotta
per difendere la pace
nell’amico
che ti stringe la mano,
in chi cerca
l’amore degli uomini.

di Hardy Tentle



Venerdì Santo

Nulla, credi, è più dolce per i nostri
occhi di questo giorno senza sole,
con i monti velati di viole
perché la primavera non si mostri:::
Venerdì Santo! E ieri sera tu
ti rimendavi quest'abito, tutto
grigio, un abito come a mezzo lutto
per la morte del povero Gesù...
Traevi dalla tua cassa di noce
qualche grigio merletto secolare:
così vestita, accoglierà l'altare
la buona amante con le mani in croce...
Prega per me, prega per te, pel nostro amore,
per nostra cristiana tenerezza,
per la casa malata di tristezza,
e per il grigio Venerdì che muore:
Venerdì Santo, entrato in agonia,
non ha la sua campana che lo pianga...
come un mendico, cui nulla rimanga,
rassegnato si muore sulla via...
Prega, e ricorda nella tua preghiera
tutte le cose che ci lasceranno:
anche il ramo d'olivo che l'altr'anno
ci donò, per la Pasqua, Primavera.
Quante volte l'olivo benedetto
vide noi moribondi nel piacere,
e vide le nostre due anime, in nere
vesti, per noi pregare a capo al letto!
E pregavamo, come se morisse
qualcuno: un poco, sempre, morivamo:
Ma sempre sull'aurora nuova, il ramo
d'olivo i liei amanti benedisse!
Ora col nuovo tu lo cambierai:
anche devi pregare per gli specchi
velati, per i libri, per i vecchi
abiti che tu più non vestirai...
E' sera: un riso labile si perde
sulle tue labbra, mentre t'inginocchi:
io guardo, dietro la veletta, gli occhi...
due perle nere in una rete verde.

Fausto Maria Martini



Il Pettirosso

Il pettirosso, ch'è di me più saggio,
non si lamenta se il raccolto è scarso.
se la neve ha coperto le campagne,
se l'acqua s'è gelata alla sua sede
e se il vento stentegna il suo ricetto.
Dopo l'annata magra ecco che viene
l'abbondanza nell'aria e dopo il verno
il ruscello ricanta, il vento è brezza,
al pettirosso dolce ninna nanna.
Il pettirosso ch'è innocente e bello
sa che la Provvidenza lo sostenta,
sa che chi pate è poi racconsolato,
conosce il sangue, il pianto e la speranza
come ogni creatura che si lagna,
ma non conosce la disperazione.
Il pettirosso che porta le insegne
di Cristo sul candore del suo seno,
che fu presente al pianto di Maria
quando la terra si coprì di nubi,
l'augellino prescelto a colorirsi
d'una stilla di sangue di Gesù,
vive, paziente, d'ogni Provvidenza,
sicuro aspetta, spera, crede e canta,
si specchia al cielo che gli pare suo!


di Enrico Pea



Ultima cena

Le donne preparano sul desco
un po' di vino e un po' di pane fresco.
E Gesù mesce il vino e il pane tocca,
ma prima d'accostarseli alla bocca
dice per tutti le parole arcane:
«Ecco; chi mangerà di questo pane
di frumento, di me sarà saziato,
e chi berrà del vino che ho toccato
del mio sangue berrà, nè più avrà sete.
Poi la bevanda e il cibo spartirete
e verso il mondo col mio cuore; andrete »,


Renzo Pezzani


Nessun commento:

Posta un commento